BIBLIOARTE

Dentro la notte stellata di Van Gogh

 

 

Il mondo delle fate nella Notte Stellata

Era una notte stellata e io stavo passeggiando lungo pieno di stelle

 Dopo un po' una di queste mi disse:

"Ciao bambina, come ti chiami?"-"Io mi chiamo Gaia e tu?" - "Io Stellina luminosa".

Questa stellina, insieme alle sue amiche mi portarono dal Re delle stelle, ed era una stella cadente!

Il re mi disse: "Cara bambina, il mio nome è Stella Cadente e chiunque è buono può esprimere un desiderio, anche tu."

" Grazie" risposi, e subito  ho espresso il miodesiderio; andare in un mondo magico.

Dopo dieci minuti  il fiume stellato si mosse, ma nessuno lo vedeva. Apparve un mondo fantastico; c'erano tutti i personaggi delle fiabe ma non quelli cattivi. Il cielo era rosa, e le nuvole di zucchero filato. Le stelline mi fecero fare un giro turistico.

C'era la casa di Hansel e Gretel, aveva un aspetto gustoso e avevo l'acquolina in bocca. Infatti essi mi chiesero:-Vuoi entrare a fare uno spuntino?"

Meno male! Avevo una fame tremenda! Accettai. Mangiai una leccalecca, una fetta di ciambellone, poi mi diedero una tazzina di the.

Durante il tragitto salutai ì sette nani, Cenerentola, Biancaneve e altri personaggi. Le stelline mi fecero entrare nella casa di una fatina, era bellissima, aveva i capelli biondi, gli occhi color cristallo e un velo bianco da sposa, il vestito color porpora con tanti fiocchi bianchi brillantinosi.

Le scarpe trasparenti come quelle di Cenerentola, erano così trasparenti che a mala pena si vedevano. Si chiamava Sol Felice e mi disse che ero nel mondo delle fiabe, detto anche "mondo magico".

 

C'era un unicorno fantastico, meraviglioso e la sua bellezza dipendeva dal suo corno argenteo con i brillantini. Il suo mantello era color lilla.

Mi portò in un altro mondo che era il mondo della bellezza. Infatti c'erano tanti alberi: l'albero delle borse, quello delle scarpe, della cioccolata e così via.

Entrai in un salone di bellezza e le principesse mi truccarono, mi vestirono e mi fecero diventare la regina del salone di bellezza. Poi una nuvola di zucchero filato mi portò nel mondo dei giocattoli. Era meraviglioso, con giochi di tutti i tipi. Oltretutto c'erano gnomi che giocavano felici.

Erano così carini! Avevano un cappello verde, le calze a strisce, il naso a patata e le scarpette a punta verde. Giocai con loro e mi divertii un sacco. Dopo un po', arrivò un elicottero che mi portò a casa. Raccontai tutto a tutti, ma nessuno ci credeva. E' stata proprio un'avventura, un'esperienza fantastica! Non capita tutti i giorni!

 

 

 

 

In una notte stellata mi trovavo in un magnifico paesaggio. Mi trovavo in chiesa e ringraziavo Gesù che ci aveva dato una notte così bella; quando sono uscita dalla chiesa mi è successa una cosa magnifica: passeggiavo lungo un fiume scintillante e incontrai uno gnomo che mi disse:

"Ciao bambina, come ti chiami?"

E io risposi: "Mi chiamo Martina, e tu?"

"Io mi chiamo Cucciolo, ora ti voglio fare una sorpresa: prendi quei pattini d'oro! Seguimi!"

Io lo seguii e lui mi portò dalla luna.

Lei mi disse: "Ciao bambina, tu dovresti essere Martina!"

Io rimasi sorpresa e dissi: "Come fai a saperlo?"

Lei mi rispose: "Io so tutto. Senti, ti piacerebbe esprimere un desiderio?"

"Lo farei ad occhi chiusi se potessi""

La luna esclamò: «Cucciolo, prendi i pattini d'oro e falle esprimere subito un desiderio!"

Cucciolo rispose: «I pattini ce li ha già!"

Io espressi il mio desiderio: «Vorrei andare in un mondo magico»

Cucciolo disse: «Andiamo!»

Pattinai insieme a Cucciolo sul fiume stellato con i pattini d'oro.

Quando arrivai nel mondo magico rimasi sorpresa: andai prima in un salone d'oro e lì mi fecero mangiare: gelati, tavolette di cioccolata, lecca lecca, thè, coca cola. Poi mi portarono dal sarto e mi fecero cucire un vestito bellissimo: arrivava fino alle caviglie, era rosa con dei fiocchi di seta rosa più scuro, le scarpe con il tacco, rosa un po' trasparenti, i capelli me li legarono con una molletta a forma di cuore mi fecero qualche boccolo.

Cucciolo poi mi fece fare un giro turistico, mi portò da tantissimi personaggi magici.

Mi portò prima in una casa fatta di dolci: fragole con la panna, tavolette di cioccolato, zucchero filato ecc.

Poi mi portò a conoscere tutti i suoi amici che mi dissero in coro: "Sei bellissima con quel vestito!" Io diventai rossa sul viso e ringraziai per il complimento.

Cucciolo mi disse: "Ora prosegui da sola e vai nel bosco incantato" E scomparve.

Continuai a seguire la strada verso il bosco. Vidi che c'erano alberi altissimi e verdissimi pieni di fiori. Quando passavo in mezzo ai fiori, questi  sbocciavano e la rosa ha fatto volare una farfalla e me l'ha mandata in testa. Alla fine del viale ho incontrato una quercia, ho toccato il suo ramo e si è aperta una porticina, io sono entrata e sono precipitata in un lungo tunnel.

Quando sono arrivata in fondo c'era un altro bosco. Lungo il cammino ho incontrato tanti animali che mi seguivano, così mi sono fermata e mi sono seduta. Gli animali si sono avvicinati e si sono fatti coccolare, c'era un cerbiatto, due uccellini, una coniglietta, un cagnolino, una gattina e una cricetina. Gli animali mi seguirono per tutto il mio tragitto.

Quando arrivai alla fine della strada incontrai una casetta: era piccola, col tetto celeste e una porticina bianca. Quella casa mi attirava così tanto.... e così entrai insieme ai miei amici animali.

Dentro, la casa era calda, aveva le pareti brillanti, dei divani piccoli e graziosi, le tende color oro con un nastro bellissimo, un letto con una coperta di lino, una scrivania verde acqua, un comodino piccolo.

Ad un certo punto vidi una luce, andai a guardare: c'era una fata con gli occhi azzurri, capelli turchini, un vestito trasparente verde acqua e delle scarpe trasparenti con i tacchi, come quelle di Cenerentola.

Io domandai alla fata: "Come ti chiami?" E lei mi rispose: "Io mi chiamo Celeste e tu dovresti essere Martina".

"Si" Risposi sorpresa. Ad un certo punto comparve Cucciolo che mi disse: "Ora vieni con me!" Io andai con Cucciolo. Quando arrivammo dalla luna lei mi disse: "Esprimi un altro desiderio."

Io dissi: "Vorrei avere quel coniglietto che ho visto  prima e ricordare questo giorno indimenticabile." Cosi Cucciolo andò a prendere la coniglietta e me la diede.

Io ringraziai e dissi: "Non dimenticherò questa notte piena di stelle luminose, grandi, colorate e magnifiche."

Tornai a casa felice dalla mia mamma e dal mio papà.