Un libro non è sempre soltanto un libro, è anche immagini, colori, linguaggi. E' una combinazione di storie, vissuti, valori, progetti, sogni.

I ragazzi di tutte le età dedicano volentieri una grande quantità di tempo alla televisione e al cinema e hanno una grande disponibilità, anche per le caratteristiche psicologiche proprie della loro età, a farsi catturare dal film, cioè dai meccanismi  di identificazione proiettiva e di transfert propri del linguaggio cinematografico.

I bambini e i giovani vedono il cinema non come momento unicamente ludico-ricreativo, ma come fabbrica di storie che possono aiutare a capire e ad affrontare meglio la vita, cercando spunti da trasportare nel quotidiano, elementi per la costruzione della loro identità e del ruolo sociale.

La cosa che unifica un po' tutti è l'interesse per la capacità del cinema di offrire situazioni e problemi su cui riflettere e di far rivivere allo spettatore tensioni e sentimenti della propria esistenza.

Proprio per questo è necessario creare spettatori più consapevoli e aiutarli a crescere come persone,  attraverso il cinema  ed un dialogo con le opere d'arte cinematografica e con gli autori, insegnando a dialogare con l'opera e con l'umanità dell'artista che l'ha creata.