C’ERA UNA VOLTA A
FROSINONE
UN V ECCHIO CON UN GRAN PANCIONE,
VOLEVA GIOCARE CON UNA GIRAFFA
QUANDO VEDEVA UNA PARENTESI GRAFFA
QUELLO STRANO PANCIONE DI FROSINONE.
C’ERA UN
RAGAZZO DI
RAVENNA
CHE
PERDEVA SEMPRE LA PENNA,
EGLI
DORMIVA SUL DIVANO
E RUSSAVA
IN MODO STRANO
QUEL
DISASTRO DEL RAGAZZO DI RAVENNA.
C’ERA UN TALE DI
MILANO,
UN SIGNORE MOLTO STRANO,
LUI GIOCAVA CON LE OCHE
CHE RINCORREVANO LE CUOCHE,
QUEL CURIOSO SIGNORE DI MILANO
C’ERA UNA VECCHIA DI
ANCONA
CHE INDOSSAVA UNA CORONA
SI SENTIVA PROPRIO UNA REGINA
QUELLA VECCHIA MALANDRINA.
STAVA SEMPRE SULLA SUA POLTRONA
QUELLA VANITOSA VECCHIA DI ANCONA.
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C’ERA UN OMINO A
TRANI
CON CAPELLI ED OCCHI STRANI
AVEVA UN BERNOCCOLO SULLA
FRONTE
CHE SEMBRAVA UN RINOCERONTE.
COME ERA BRUTTO L’OMINO DI
TRANI!
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C’ERA UN MATTO A
VERCELLI
CHE ALLEVAVA TANTI UCCELLI;
CAMMINAVA SOPRA I TETTI
FACENDO AI GATTI GLI SGAMBETTI,
QUEL DIVERTENTE MATTO DI VERCELLI.
UN CIUCHINO DALLA LUNGA CHIOMA
ERA UN GRAN TIFOSO DELLA
ROMA,
LUI AVEVA UN GRAN SORRISO,
MA NON MANGIAVA MAI IL RISO,
QUEL CIUCHINO SPORTIVO DELLA ROMA
UNA BRUTTA STREGA DI
LIVORNO
ANDAVA GIRANDO TUTTO INTORNO,
MA A MEZZOGIORNO IN PUNTO
SCIVOLO’ SOPRA UN PRATO UNTO
QUELL’IMPRUDENTE STREGA DI LIVORNO.
UN UOMO GRASSOTTO PARTI’ DA
MILANO
PER ANDARE CHISSA’ DOVE LONTANO,
SI PORTO’ UN PANINO CON LA MORTADELLA
CHE GLI PREPARO’ CON PIACERE SUA
SORELLA.
CHISSA’ DOVE E’ ARRIVATO
QUEL VIAGGIATORE GRASSOTTO DI MILANO.
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C’ERA UN ARTIGIANO DI
VERCELLI
CHE FORGIAVA BRACCIALI E
ANELLI,
LAVORAVA ARGENTERIA E POSATE
E LE VENDEVA ANCHE SE ERANO
“ABBOZZATE”,
QUEL FURBO ARTIGIANO DI
VERCELLI
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C’ERA UNA BAMBINA DI
MESSINA
CHE ERA PARECCHIO DISTRATTINA,
QUANDO ANDAVA IN BICICLETTA
PERDEVA SEMPRE UNA SCARPETTA,
QUELLA SBADATA BAMBINA DI MESSINA!
C’ERA UN BAMBINO DI
SEGRATE
CHE MANGIAVA TANTE FRITTATE;
DA GRANDE DIVENTO’ COSI’ GRASSO
CHE PRESE LA FORMA DI UN MATERASSO,
QUELL’INGORDO BAMBINO DI SEGRATE.
