Negli spettacoli le figure non si vedono direttamente ma, come dice il nome stesso, appaiono solo le loro ombre.
Lo spettatore guarda uno schermo bianco semi-trasparente dietro il quale gli attori manovrano le figure e recitano le varie parti. Una potente fonte di luce proietta le ombre direttamente sullo schermo con l'effetto di ingigantirle e rendere animate le figure.
Le figure erano anticamente intagliate in legno o in cuoio, oggi sono anche in cartoncino. Alcuni artisti usano anche le mani per proiettare straordinarie figure sullo schermo.
Questo genere di teatro si diffuse poi in Cambogia e in Indonesia. Poi i mongoli, grandi conquistatori, introdussero questo genere di spettacoli in Turchia e nei paesi arabi. Il teatro delle ombre, conosciuto con il nome di ombre cinesi, arrivò in Europa nel XVIII secolo.
Nel nostro laboratorio sono state progettate alcune storie, poi sono stati definiti i personaggi, gli ambienti e le scene.
Quindi sono stati realizzati personaggi e scenografie su cartoncino.
Le storie sono state rappresentate utilizzando il teatro del Kamishibai, con dissolvenze e giochi di colore ed effetti musicali.
per vedere alcune scene
dei nostri teatri di ombre cinesi clicca qui