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Terza scena

 

 

Porto di Gallipoli

 Ci è taranta, lassila ballari

Ci è malinconia, caccila fori

Balla taranta mia, balla cuntenta

Ca sté l'amori tua, ti soni e canta

Sana, malata mia, sana malata

No jé di cori la tua malatia

 

Se è taranta, lasciala ballare

Se è mailnconia, caciiala fuori

Balla tarenta mia, balla contenta

Che c'è l'amore tuo che suona e canta

Guarisci, malata mia, guarisci

Non è di cuore la tua malattia

 

Pizzica del 1950

Musica - di Aubry

 

 

 

 

 

 

 

 

Quarta scena 

    

 

Castello di Neuschwanstein 

 

La carrozza si fermò davanti allo scalone centrale del castello.

Emma ebbe un po' di batticuore quando, con il suo cavaliere che la teneva per la punta delle dita, andò ad attendere il primo colpo di archetto per cominciare a ballare.

Ma l'emozione sparì subito e là, ondeggiando al ritmo dell'orchestra, cominciò a scivolare avanti muovendo leggermente il collo.

I piedi andavano secondo il ritmo e le gonne si gonfiavano sfiorandosi l'un l'altra, le mani si univano e si lasciavano; i medesimi occhi si abbassavano e poi tornavano a fissarsi.

Cominciarono a ballare lentamente, poi sempre più rapidi. Giravano, tutto girava intorno a loro, le lampade, i mobili, le pareti e il pavimento, come un disco su un perno.

Continuando a girare, ma più lentamente, egli la riportò al suo posto.

Si conversò ancora per qualche minuto e, dopo gli addii, gli ospiti del castello andarono a coricarsi.

 

G. Flaubert - da Madame Bovary

Musica - da Sinfonia Fantastica di Berlioz

 

 

 

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