UNA BAMBINA CHIAMATA AFRICA

 

 

TORNEO DI LETTURA 2012

 

 

 

UNA BAMBINA CHIAMATA AFRICA

Robin , un ragazzino francese partito alla volta dell'Africa per incontrare il padre, volontario di Medici senza Frontiere, precipita con il piccolo aereo che lo trasporta nella foresta della Sierra Leone. Qui incontra Sia, una bambina che era stata sottratta alla sua famiglia dai Signori della guerra e obbligata a combattere. I due ragazzini, grazie alle loro determinazioni, riusciranno a liberare anche il fratellino di Sia, rapito e reso schiavo nelle miniere di diamanti. Vittime di uno stregone che vuole consegnarli a uomini senza scrupoli, vivranno un'avventura straordinaria in un paese la cui bellezza selvaggia è colta da Robin attraverso l'obiettivo della sua macchina fotografica.

A. Mellis, Una bambina chiamata Africa, Piemme

"Questo libro trasmettte delle emozioni decise e intense. Per vivere queste emozioni  bisogna leggere bene il libro, accuratamente, nei minimi dettagli,perché si potrebbe fraintendere tutto.

La prima volta che ho letto questo libro l’ho letto con leggerezza, come tutti gli altri e mi ha annoiato.

Ma quando l’ho riletto accuratamente e con l’immaginazione ho visto che era bellissimo e con un sacco di osservazioni dell’autore e paragoni meravigliosi e potevi vedere il cielo stellato dell’Africa, saltare e danzare. Pensare a questo mi rendeva felicissima.

E’ bellissimo giocare insieme e no fare più la guerra

Come due antichi popoli che prima si odiavano e poi tornavano ad abbracciarsi e ad ospitare la gente con Amore.

Questo libro vuole trasmettere che la guerra è una cosa da stupidi.

“Oggi queste armi sono dette intelligenti ma a pagare il prezzo sono solo gli innocenti. Nn credere mai che la guerra porti la pace. Pensa solo che l’amore ne è capace

E non credo che non si possa dialogare, e la soluzione sia quella di sparare.

Questo è un pezzo della canzone dei Giovani per la pace (Sound for peace)

In queste poche righe spiega molto di più di quello che si potrebbe dite

Sia era molto triste e niente avrebbe potuto riparare la sua ferita, solo suo fratello

Pensate di essere al suo posto, di perdere i genitori e il resto, in un pezzo di mondo che non conosci, dove sei sconosciuto a tutti,  Sia è riuscita a riavere il suo amato fratello e Robin è riuscito a rivedere suo padre. Nell’ultimo capitolo Robin e Kissau avevano corso insieme ed arano arrivati fra gli ultimi ma non era quello che contava

Quello che veramente contava era essere risuciti  ad arrivare a destinazione, correre insieme e rivedere qualcuno quando tutto ormai sembrava perduto

Alberto Melis ha fatto un lavoro che, se lo si comprende a 1000 facce, come appunto l’Africa, in persona ed è bellissimo
Chissà se un giorno, camminando per l’africa, incontrerò mai Sia ….

commenti e disegni realizzati dalle classi V

partecipanti al Torneo dell'IC  Pertini  - Fontenuova -