ROBINSON CRUSOE

di Daniel Defoe

TORNEO DI LETTURA 2010   

ROBINSON CRUSOE

Questo libro di avventure, pubblicato nel 1719, narra la  vita e le strane e sorprendenti avventure del marinaio Robinson Crusoe,  E'  uno dei più amati classici stranieri,  apprezzato e letto, in tutto il mondo.

Il Robinson Crusoe è narrato  in prima persona, e fa  apparire il romanzo una specie  di diario personale o un racconto dal vivo.

Con una narrazione ricca di dettagli e particolari, Defoe, riprende un fatto realmente accadutoe  ci trasporta in un’isola lontana e dimenticata insieme  al marinaio Crusoe. La sua storia straordinaria ci appare incredibilmente vera. Anche gli antefatti appaiono interessantissimi e  incamminano il lettore verso il centro delle vicende, facendo da guida, quindi, verso un fatto che per la sua unicità appare impossibile.

L’isola raccontata da Defoe non è solo una zona geografica emarginata dal resto del mondo, ma anche un isolamento spirituale e materiale dell’uomo dalla società del tempo. Robinson  affronta il destino e ricrea il suo mondo, attraverso un lungo lavoro, molta pazienza, speranza, dedizione, determinazione e fede nelle proprie capacità.

Robinson Crusoe è la risposta dell’uomo all’ostilità della terra in cui vive, costretto a sopravvivere grazie alle sue forze e al suo ingegno, vincendo il destino  cui era destinato.

La storia, narrata dettagliatamente e minuziosamente, fa emergere il carattere dell’uomo, che da naufrago in un isola sconosciuta e perduta diviene signore di un nuovo piccolo mondo, esplorato, conosciuto ed infine piegato ai propri bisogni.

Robinson Crusoe ci lascia alla fine delle sue incredibili avventure con la promessa di nuovi avventurosi resoconti.

Un brano del libro:

Quale fu la meraviglia di Robinson quando tutt'a un tratto sbucò in una pianura tutta piena di fiori e di frutti e allietata dal mormorio di una sorgente. "Questo è il luogo dell'eterna primavera!" gridò entusiasta.

Il suo cane, Pal corse alla sorgente, poi si accucciò con l'evidente intenzione di non muoversi di lì.

"Hai scelto questo posto come tuo domicilio, vero? - sorrise Robinson - E' un luogo meraviglioso: Ma se restiamo qui per sempre, perderemo ogni possibilità di essere avvistati da una nave. - Robinson rimase un attimo pensieroso poi si illuminò tutto. - Ho trovato! faremo qui la nostra casa di villeggiatura con un bel pergolato. E la chiamerremo appunto: "Il pergolato". D'accordo?

Com'era bella quella valle! C'erano alberi di cocco, di cedro, di arance e di limoni. Il loro profumo si spandeva ovunque. Poi, meraviglia delle meraviglie! Robinson scoprì una grande quantità di viti, stracolme di grappoli d'uva. "E' un dono di Dio", gridò, e allungò una mano per coglierne un grappolo, Scelse poi alcuni grappoli e li mise a seccare sui rami di una pianta. Altri li pose nella bisaccia, assieme ad alcuni profumatissimi limoni. Arrivato a casa si fece una gigantesca limonata.

"sentite che profumo! - esclamò rivolto ai suoi amici animali raccolti nella fortezza - Io sono il re di quest'isola, dei suoi boschi e delle sue valli. - Ed era tanto felice che quella notte non accese il fuoco sulla roccia.